“La speranza si fonda sull’idea che non sappiamo cosa succederà,
e che proprio nello spazio dell’incertezza c’è margine per agire”.
— Rebecca Solnit
Un piccione comune guida lo sguardo di Periferico 2025.
Randagio più che selvatico, è una creatura interstiziale che abita il confine tra natura e artificio, disprezzata per la sua capacità di adattarsi ai margini, di vivere tra gli scarti e nel disordine urbano. Lo scrittore inglese Jon Day scrive: «Invece di librarsi disinteressati in alto, i piccioni restano vicini al suolo – seguono le depressioni e i solchi delle valli, si insinuano tra i canyon formati dagli edifici e spesso volano a livello della strada, al di sotto dei tetti». Non ha lo slancio epico degli uccelli migratori né la nobiltà dei rapaci. Eppure, nella sua traiettoria bassa e irregolare, nella sua tenace fedeltà alla casa, si rivela una forma di sapienza che parla anche di noi.
Come i piccioni, anche Periferico 2025 vola rasoterra, goffo e incerto, dentro un mondo complesso e sempre più indecifrabile. È questa attitudine – umana e più che umana – che il festival di quest’anno sceglie di abitare: uno stato fragile ma pieno di possibilità, in cui l’azione nasce non dal controllo ma da un vigile stare nel presente, con i corpi esposti all’errore, all’ascolto, alla trasformazione.
Becoming è il titolo di questa edizione: un invito a restare nel divenire, a perdere l’equilibrio, a riconoscere l’importanza di ciò che ci appare fuori posto. Le performance disegnano rotte minime e scene quotidiane: picnic al tramonto nel cuore del parco, panchine che aprono dialoghi inattesi, mani che si toccano, esercizi di osservazione silenziosi, costellazioni sonore, assemblee lente. Tracce che, come i voli dei piccioni, si muovono tra le crepe della città, rendendo visibile ciò che spesso resta invisibile.
Nel fragore di un presente ferito – la Palestina brucia, i diritti si sgretolano, la Terra ci interroga – l’arte non deve consolare, ma può illuminare per un attimo, come un lampo, la possibilità di un altro mondo, di futuri ancora non scritti. Nel buio si può ancora intravedere una forma di giustizia, una via per tornare a casa. Il richiamo della casa, per i piccioni, è assoluto: non un territorio qualsiasi, ma un luogo preciso. Anche noi, forse, possiamo imparare a riconoscere la strada tra le rovine, a costruire dimore provvisorie e necessarie. Goffamente, collettivamente. Una città composta da materia viva, eccedente, fuori posto: come i nostri corpi, come le nostre domande, come l’arte, quando prova a immaginare il reale altrimenti.
Federica Rocchi e Serena Terranova
Collettivo Amigdala
PROGRAMMA
Giovedì 2 ottobre
18:30 + 21:00
Begüm Erciyas
Hands Made
[performance partecipativa]
OvestLab
(50’)
Venerdì 3 ottobre
16:00 – 22:00
Basel Zaraa
What will we do without exile?
[installazione interattiva]
MOP – piano terra
(15’)
17:00 – 21:00
Isabella Bordoni
Nottetempo
[residenza aperta]
MOP – secondo piano
18:30 + 21:30
Begüm Erciyas
Hands Made
[performance partecipativa]
OvestLab
(50’)
19.30
Vetro
incontro con Begüm Erciyas a proposito di Hands Made, condotto da Giulia D’oro, festival Teatro Bastardo di Palermo.
Centro festival – cortile di OvestLab
Sabato 4 ottobre
17:00
Dieter Missiaen / Circus Krak
Bench Invasion
The Art of Listening
[performance partecipativa]
Piazza Grande
(2 h)
15:00 – 22:00
Basel Zaraa
What will we do without exile?
[installazione interattiva]
MOP – piano terra
(15’)
17:00 – 21:00
Isabella Bordoni
Nottetempo
[residenza aperta]
MOP – secondo piano
15 + 18.30
Elisabetta Consonni
Tecniche per diventare un ornitorinco
[performance partecipativa]
Palestra la Fratellanza
(2 h)
18.30
Fionda redazione collettiva del Villaggio Artigiano di Modena Ovest e Medulla
Finchè non finisce il colore
[laboratorio di serigrafia]
cortile di OvestLab
(2 h)
21.00
Diana Anselmo
Je vous aime
[lecture/performance]
OvestLab
(55′)
22.00
Vetro
incontro con Diana Anselmo a proposito di Je vous aime, condotto da Beatrice Baruffini, Insolito Festival di Parma. L’incontro sarà tradotto in LIS.
Centro festival – cortile di OvestLab
22.30
Dj set Zugaga
cortile di OvestLab
Domenica 5 ottobre
17:00
Dieter Missiaen / Circus Krak
Bench Invasion
The Art of Listening
[performance partecipativa]
Piazza Grande
(2 h)
15:00 – 22:00
Basel Zaraa
What will we do without exile?
[installazione interattiva]
MOP – piano terra
(15’)
15:00
Elisabetta Consonni
Tecniche per diventare un ornitorinco
[performance partecipativa]
Palestra la Fratellanza
(2 h)
18:00 – 21:00
Isabella Bordoni
Nottetempo
[residenza aperta]
MOP – secondo piano
17:00 + 17:30 + 18:00
gruppo nanou
Paradiso Giardino
[performance di danza]
Cimitero di Aldo Rossi
(30′)
19:30
Vetro
incontro con la compagnia condotto da Clemente Tafuri, Festival Testimonianze Ricerca Azioni
Cortile di OvestLab
Giovedì 9 ottobre
tutto il giorno
Tea Andreoletti
Un pezzo di spazio
[assemblea aperta]
Campo Cesana
18:30 + 20:00
Aziza Gorgi & Emily Sarsam
Shaping Narratives: Unburying Echoes
[performance partecipativa]
Cimitero di Aldo Rossi
(20’)
21:00
Ant Hampton
Borderline Visible
Ai confini del visibile
[performance sonora]
Progetto Artigiano
(1 h e 20′)
Venerdì 10 ottobre
tutto il giorno
Tea Andreoletti
Un pezzo di spazio
[assemblea aperta]Campo Cesana
18:00
Fondazione Archivio Leonardi
VISITA GUIDATA ALLO STUDIO-ARCHIVIO DI CESARE LEONARDI
[visita guidata]Partenza da OvestLab
(1 h)
19:00
Ant Hampton
Borderline Visible –
Ai confini del visibile
[performance sonora]
Progetto Artigiano
(1 h e 20′)
21:00
Salvo Lombardo
Birdsong
Palestra la Fratellanza
[performance di danza]
(45’)
Sabato 11 ottobre
tutto il giorno
Tea Andreoletti
Un pezzo di spazio
[assemblea aperta]
Campo Cesana
15:00
Fabrizio Saiu
Guardare
[performance sonora]
partenza da OvestLab
(2 h e 30′)
17:30
DOM-
Darkness Picnic
[performance teatrale]partenza da OvestLab
(3 h)
19:00 + 20:15
Teatro Telaio
Arcipelago
[performance partecipativa]
MOP – piano terra
(40′)
21:30
Valeria Sturba
La musica disturba
[concerto]
OvestLab
Domenica 12 ottobre
9:30
Fabrizio Saiu
Guardare
[performance sonora]
partenza da OvestLab
(2 h e 30′)
dalle 16:30
Tea Andreoletti
Un pezzo di spazio
[festa]
Campo Cesana
18:00
Tea Andreoletti
Un pezzo di spazio
[racconto assemblea]
Campo Cesana
TRANSFEMINA
Quanto spazio, fisico e simbolico, occupano le donne e le persone queer nella città?
Dal 17 al 19 ottobre, la terza settimana del festival si apre a TranFemina International Encounter: tre giorni di pratiche, parole e visioni che attraversano la relazione tra soggettività femminili e queer e lo spazio urbano, in una prospettiva transfemminista e mediterranea.
Si tratta dell’incontro conclusivo del progetto europeo Transfemina International Landscapes, realizzato da Collettivo Amigdala, insieme a Pele (Porto) e Collectiu Punt6 (Barcellona). Il progetto, sviluppato in Italia, Portogallo e Spagna indaga il rapporto tra genere e spazio pubblico attraverso pratiche artistiche e strumenti di urbanistica femminista, con l’obiettivo di rendere visibili le disuguaglianze spaziali e attivare immaginari collettivi di trasformazione urbana.
Alcune performance del festival si intrecciano con questo percorso, moltiplicando le possibilità di ascolto, presenza e alleanza.
Durante la tre giorni sarà presente a OvestLab un punto libri a tema femminista a cura della casa editrice Capovolte.
www.transfemina.org
Venerdì 17 ottobre
18:30
Pele, Collectiu Punt6, Collettivo Amigdala & Drukker
Quanto spazio occupi? Toolkit per una città transfemminista
[conversazione]
OvestLab
(1 h e 30′)
21:00
Tolja Djokovic
Stagioni
[performance teatrale]
Cimitero di Aldo Rossi
(45′)
22:00
Dj set Mirella
OvestLab
Sabato 18 ottobre
15:00
Lucha Y Siesta
La città transfemminista. spazio. corpi. desideri
[laboratorio]
OvestLab
(2 h)
18:30
Elke Krasny
La cura è politica: madri, lavoratrici domestiche, attiviste e infrastrutture del potere
[conferenza]
OvestLab
(1 h)
21:00
Teodora Grano
La parte inventata /
La parte immaginata
[performance partecipativa]
partenza da OvestLab
(50′)
Domenica 19 ottobre
11:00
Collettivo Amigdala
Here: sono nata per camminare
[performance sonora itinerante]
partenza da OvestLab
(10 h)
BIGLIETTERIA
Informazioni e acquisto biglietti
periferico@collettivoamigdala.com
338 3628909 (WhatsApp)
www.liveticket.it/perifericofestival (acquisto online)
Modalità di acquisto biglietti
Per ogni evento sono riportate le indicazioni per l’acquisto.
A seconda degli eventi i biglietti possono essere acquistati su Liveticket, in biglietteria fisica a OvestLab oppure scrivendo a periferico@collettivoamigdala.com / 338 3628909 (WhatsApp) con pagamento tramite PayPal, Satispay o bonifico bancario.
Non sarà possibile acquistare biglietti sui luoghi di spettacolo dislocati rispetto a OvestLab.
Apertura biglietteria a OvestLab
OvestLab – via Nicolò Biondo 86, Modena
dal 22 settembre al 1 ottobre: dal lunedì al venerdì 12:00 – 18:00
dal 2 al 5 ottobre, dal 9 al 12 ottobre e dal 17 al 19 ottobre: 12:00 – 21:00
Posti limitati!
La maggior parte delle performance sono a numero chiuso.
L’acquisto del biglietto in anticipo è sempre consigliato, secondo le modalità indicate sotto ogni evento.
Si raccomanda la massima puntualità.
Costi
Intero: 10 € / 8 € / 5 € a seconda dell’evento
Ridotto: 5 € / 3 €
per under25, over65, studenti UniMoRe e YoungER Card
Ulteriori agevolazioni per organizzazioni del territorio e persone coinvolte nei processi partecipativi.
Il biglietto ridotto è riservato anche a persone con disabilità, incluso un ingresso gratuito per chi accompagna.
Si accettano pagamenti con Carta del Docente.
Accrediti stampa
elena.lamberti07@gmail.com / 349 5655066
Abbonamenti
Carnet 3 spettacoli: 21 euro
Carnet 5 spettacoli: 35 euro
Gli abbonamenti e i biglietti dei singoli spettacoli saranno disponibili in pre-vendita a partire dal 23 settembre.
L’acquisto dell’abbonamento non include la prenotazione dei biglietti ai singoli spettacoli.
Una volta acquistato il carnet, potrai procedere alla prenotazione dei singoli biglietti con le seguenti modalità:
per gli spettacoli presenti su LiveTicket, potrai acquistare il carnet e ricevere un codice associato; vai alla scheda dello spettacolo che ti interessa e seleziona giorno e orario; vai nella sezione “se sei titolare di uno o più abbonamenti” e seleziona il tipo di carnet acquistato; inserisci il codice dell’abbonamento acquistato e prosegui con la prenotazione del posto; ricevi via e-mail il tuo biglietto.
Per gli spettacoli non presenti su LiveTicket, puoi prenotare il tuo posto contattando direttamente periferico@collettivoamigdala.com o in biglietteria fisica ad OvestLab durante gli orari di apertura, comunicando il codice associato e gli spettacoli da prenotare.
PERCORSI E SUGGERIMENTI DI VISIONE
STORIE INVISIBILI
Un percorso che raccoglie spettacoli capaci di portare alla luce voci e vissuti spesso dimenticati. Sono storie che ci parlano da angolazioni diverse, con sensibilità e forme nuove, per farci vedere quello che spesso resta ai margini.
Diana Anselmo, Je vous aime
4 ottobre, ore 21, OvestLab
Una lecture-performance per scoprire le storie invisibilizzate dentro la Storia.
Toljia Djokovic, Stagioni
17 ottobre, ore 21,
Cimitero di Aldo Rossi
Una performance corale in cui voci, suoni e parole evocano la figura dimenticata di una donna del passato.
teodora grano, La parte inventata/ La parte immaginata
18 ottobre, ore 21:00
partenza da OvestLab
Un incontro con un gruppo di donne over 70 che si confrontano sul morire.
Collettivo Amigdala, Here – Sono nata per camminare
19 ottobre, ore 11:00
partenza da OvestLab
Un viaggio sonoro in cui voci di donne e soggettività queer attraversano la città, riscrivendone lo spazio.
DIASPORE
Un percorso che attraversa storie di migrazione, viaggio, esilio e ricerca. Esperienze che parlano di distanze e radici in movimento, di corpi che si orientano nel cambiamento. Le opere di questo percorso immaginano nuove possibilità a partire da ciò che si è perso o lasciato indietro, e ci invitano a dare forma a un futuro ancora aperto.
Basel Zaraaa, What will we do without exile?
3 ottobre, ore 16-22, MOP
4, 5 ottobre, ore 15-22, MOP
Un’installazione immersiva e multisensoriale che crea un mondo rigoglioso all’interno di una tenda per rifugiati.
Isabella Bordoni, Nottetempo
3, 4 e 5 ottobre, MOP
Una residenza d’artista aperta, uno spazio di ricerca e di ascolto del quartiere Villaggio Artigiano e del festival.
Aziza Gorgi e Emily Sarsam,
Shaping Narratives:Unburying Echoes
9 ottobre, ore 18:30 + 20:00 Cimitero di Aldo Rossi
Una performance-rituale e un’esperienza sensoriale che intreccia narrazione orale e gesti quotidiani, tra due sponde del Mediterraneo.
Ant Hampton, Borderline Visible / Ai confini del visibile
9 ottobre, ore 21:00
10 ottobre, ore 19:00
Progetto Artigiano
Una performance partecipativa in cui il pubblico sfoglia insieme un live book seguendo un racconto che si dispiega tra voce e immagini.
SAPERI IN ESTINZIONE
Un percorso che raccoglie pratiche e conoscenze in via di sparizione – o che forse non sapevamo nemmeno di avere. Gesti dimenticati, intuizioni, forme di sapere non convenzionali tornano a galla attraverso il corpo, il gioco e l’incontro, invitandoci a scoprire altri modi di stare al mondo.
Begüm Erciyas, Hands Made
2 ottobre, ore 18.30 + 21:00
3 ottobre, ore 18.30 + 21:30
OvestLab
Una performance partecipativa al buio: le mani del pubblico diventano protagoniste di un’indagine sul senso del tocco.
Elisabetta Consonni, Tecniche per diventare un ornitorinco
4 ottobre, ore 15:00 + 18:30
5 ottobre, ore 15:00
Palestra la Fratellanza
Un’esperienza-gioco collettiva per spostare la logica ordinaria, risvegliare intuizioni e costruire un sapere altro.
Aziza Gorgi e Emily Sarsam,
Shaping Narratives:Unburying Echoes
9 ottobre, ore 18:30 + 20:00 Cimitero di Aldo Rossi
Una performance-rituale e un’esperienza sensoriale che intreccia narrazione orale e gesti quotidiani, tra due sponde del Mediterraneo.
Salvo Lombardo, Birdsong
10 ottobre, ore 21:00
Palestra la Fratellanza
Una performance di danza che indaga i richiami per uccelli per trasformarli in gesto evocativo.
SPIRAGLI
Un percorso tra le performance che aprono spazi inattesi di riflessione e immaginazione, attraverso prospettive rovesciate, zone d’ombra e piccole crepe da cui passano luce e possibilità, momenti sospesi dove il tempo rallenta e l’immaginazione prende spazio.
gruppo nanou, Paradiso Giardino
5 ottobre, ore 17:00 + 17:30 + 18:00 Cimitero di Aldo Rossi
Una performance di danza site‑specific: corpi, luce e suoni dialogano con l’architettura e il paesaggio.
Teatro Telaio, Arcipelago
11 ottobre, ore 19:00 + 20:15 MOP – piano terra
Un’installazione performativa da attraversare, pensata per chiunque a partire dai 6 anni: un invito a esplorare con i sensi e con l’immaginazione.
DOM-, Darkness Picninc
11 ottobre, ore 17:30
partenza da OvestLab
Un set cinematografico all’aperto accoglie il pubblico intorno a un segreto, intorno a ciò che resta di una sparizione.
Fabrizio Saiu, Guardare
sabato 11, ore 15:00
domenica 12, ore 9:30
partenza da OvestLab
Una camminata guidata tra esercizi di osservazione e ascolto: per scoprire come lo sguardo possa trasformare lo spazio che ci circonda.
GENERARE COLLETTIVITÀ
Un percorso dedicato alle pratiche artistiche condivise nate dall’incontro tra artistə invitate al festival e comunità artistiche residenti a OvestLab: gruppi di persone di età e background differenti che abitano lo spazio tutto l’anno. Le opere sono il risultato di processi di co-creazione in cui prendono forma esperienze, vissuti e domande collettive, restituite in scena come spazio comune da attraversare insieme.
Dieter Missiaen,
Bench Invasion, The Art of Listening
4 e 5 ottobre, ore 17:00
Piazza Grande
Una performance urbana con un gruppo di bambine e bambini: portano in giro panchine, creano incontri, invitano a fermarsi, ad ascoltare e condividere un gesto di ospitalità.
Tea Andreoletti, Un pezzo di spazio
dal 9 all’11 ottobre – assemblea
12 ottobre, dalle 16:30, festa finale
ore 18:00, racconto dell’assemblea
Campo Cesana
Un’assemblea di 96 ore e una festa al Campo Cesana per esplorare cosa significa abitare insieme uno spazio pubblico.
teodora grano, La parte inventata / La parte immaginata
18 ottobre, ore 21:00
partenza da OvestLab
Un incontro con un gruppo di donne over 70 che si confrontano sul morire.
Collettivo Amigdala, Here – Sono nata per camminare
19 ottobre, ore 11:00
partenza da OvestLab
Un viaggio sonoro in cui voci di donne e soggettività queer attraversano la città, riscrivendone lo spazio.
VETRO
Vetro è un ciclo di conversazioni che invita direttrici e direttori di alcuni festival della scena contemporanea, esclusi nel 2025, a dialogare con le artiste e gli artisti ospiti di Periferico. Si pone come una possibilità di rimettere in circolo sguardi esclusi, per dichiarare con la massima trasparenza e apertura che prospettive e professionalità non smettono di esistere ma proseguono il loro lavoro, con presenza e ri-esistenza.
Vetro
3 ottobre, ore 19:30
Centro festival – cortile di OvestLab
incontro con Begüm Erciyas a proposito di Hands Made condotto da Giulia D’oro, festival Teatro Bastardo di Palermo.
Vetro
4 ottobre, ore 22:00
Centro festival – cortile di OvestLab
incontro con Diana Anselmo a proposito di Je vous aime condotto da Beatrice Baruffini, Insolito Festival di Parma. L’incontro sarà tradotto in LIS.
Vetro
5 ottobre, ore 19:30
Centro festival – cortile di OvestLab
incontro con gruppo nanou a proposito di Paradiso Giardino condotto da Clemente Tafuri, Festival Testimonianze Ricerca Azioni di Genova.
Vetro
10 ottobre, ore 22:00
Centro festival – cortile di OvestLab
incontro con Salvo Lombardo a proposito di Birdsong condotto da Roberta Nicolai, Festival Teatri di Vetro di Roma.
LUOGHI DEL FESTIVAL
OvestLab / Centro Festival
Via Nicolò Biondo, 86 – Modena
Il cortile di OvestLab
Nei giorni di programmazione è aperto il centro festival nel cortile di OvestLab.
Sede della biglietteria del festival, ma anche uno spazio per bere qualcosa, chiacchierare, incontrare le artiste e gli artisti del festival, fare domande, assistere a incontri e dj set.
È allestito un punto ristoro vegetariano a km0 a cura di Spazio Lodola.
MOP / Modena Ovest Pavillion – piano terra, Via Emilio Po, 158
MOP / Modena Ovest Pavillion – secondo piano, Via Emilio Po, 164
Piazza Grande, Modena Centro
Progetto Artigiano, Via Nicolò Biondo, 108/A
Palestra la Fratellanza, Via Alfonso Piazza, 76
Cimitero Monumentale di San Cataldo Aldo Rossi, Via San Cataldo (ingresso dalla Diagonale Verde)
Campo Cesana, Via Don Elio Monari, 141
Accessibilità
Ogni evento riporta le indicazioni sull’accessibilità. Se avete esigenze particolari, scriveteci a periferico@collettivoamigdala.com avvisandoci della vostra presenza, cercheremo di fare il possibile per accogliervi al meglio!
Per qualsiasi esigenza legata all’accessibilità, potete fare riferimento allo staff del festival.
Tutti gli eventi ospitati a OvestLab sono riservati a socie e soci di Amigdala ETS.
È possibile sottoscrivere la tessera 2025 al costo di 5€ in loco, oppure clicca QUI.
NETWORK E COLLABORAZIONI
Interspazio
Percorso di ricerca collettiva articolato come laboratorio nomade, promosso da una rete informale di partner che indaga l’arte come spazio pubblico e i linguaggi artistici come luoghi in grado di generare una convergenza di moltitudini.
Promosso da Lavanderia a Vapore con Festival Orlando, Invisible Cities, Zona K e Periferico Festival, il percorso coinvolge curatori e curatrici delle organizzazioni e per l’edizione 2025 è accompagnato da Doriana Crema.
E’ Bal – Palcoscenici per la danza contemporanea
Progetto di rete regionale sostenuto da ATER Fondazione insieme a 16 soggetti aderenti, con l’obiettivo di costituire una rete di teatri, festival, associazioni di spettacolo e centri di residenza per la valorizzazione e la diffusione della danza contemporanea e per promuovere la formazione del pubblico. Anche a Periferico è possibile richiedere E’BAL CARD, per accedere agli spettacoli dell’intero cartellone con riduzioni e diritti di prelazione sull’accesso agli altri appuntamenti del calendario.
Area Pubblica
Rete nazionale dedicata alla danza e alle arti performative nello spazio pubblico e nel paesaggio coordinata da Danza Urbana ETS che riunisce 32 enti da 18 regioni italiane.
Reportage dai Festival
Progetto di didattica applicata all’analisi e al racconto delle pratiche culturali della contemporaneità con gli studenti del corso di Teatro e informazione tenuto dalla professoressa Roberta Gandolfi per la laurea magistrale in giornalismo, cultura editoriale, comunicazione ambientale e multimediale dell’Università di Parma.
un progetto di Collettivo Amigdala
curatrici artistiche Federica Rocchi e Serena Terranova
curatrici territoriali Silvia Tagliazucchi, Laura Petrucci, Daina Pignatti
relazioni con spazi e territorio Silvia Tagliazucchi
organizzazione Laura Petrucci
logistica e accoglienza Veronica Trapani
amministrazione Serena Terranova, Chiara Boscariol
curatela artistica del progetto ‘Shaping Narratives’ Salma Kossemtini
curatela progetti infanzia e adolescenza Daina Pignatti
artwork Sara Garagnani
comunicazione Alice Merighi
ufficio stampa Elena Lamberti
documentazione fotografica Davide Piferi De Simoni
video Matteo Torsani e Davide Sabbatini
coordinamento tecnico Antonio Santangelo
catering Spazio Lodola
e con il fondamentale aiuto di tutti i volontari del festival, a cui va un sentito ringraziamento
Periferico 2025 coinvolge attivamente le comunità artistiche residenti a OvestLab
Bottega Baleno, Stella Polare, Coro Le Chemin des Femmes, Redazione Partecipata della rivista Fionda, MementeMori
con la collaborazione di La Fratellanza ASD, Spazio Lòdola – Cooperativa Oltremare, Cheap, Sex and the city, Dugoni Srl – Cimitero Monumentale di San Cataldo,, Croce Rossa Modena, Coop Fondazione Archivio Leonardi, Progetto Artigiano, Learco Menabue, Medulla, Casa editrice Capovolte, Casa delle donne contro la violenza di Modena, Gruppo Scout Modena 4, Tric&Trac centro comunale di riciclo, Insieme in Quartiere per la Città ODV, Museo Civico di Modena, Associazione “Rimessa in Movimento” Ciclofficina Popolare di Modena, FIAB Modena, Teatro dei Venti, Chiesa del Sacro Cuore di Gesù; società sportiva Sporting Modena Academy, Fondazione SportFund ETS, Associazione per la Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), UISP Modena
Periferico 2025 è in sinergia con festival Farout / BASE MILANO, festival Aperto – I Teatri di Reggio Emilia, Anti festival di Kuopio (Finlandia), Zona K Milano, Sardegna Teatro, Quarantaquattrozeroquattro / festival Invisible Cities di Gorizia, festival Kilowatt di Sansepolcro, festival Scena Verticale di Castrovillari
