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TransFemina

Intersectional Landscapes

TransFemina: Intersectional Landscapes

 

TransFemina: Intersectional Landscapes è un progetto biennale finanziato dal programma Europa Creativa che propone la creazione di spazi di riflessione, discussione e azione collettiva sull’invisibilità delle narrazioni femministe nel patrimonio culturale (materiale e immateriale) e sulle disuguaglianze nello spazio pubblico in 3 città dell’Europa meridionale – Modena, Porto e Barcellona – attraverso un processo di co-produzione transnazionale di interventi artistici site-specific. TransFemina si sviluppa nel biennio 2024-2025.

TransFemina: Intersectional Landscapes è un progetto biennale finanziato dal programma Europa Creativa che propone la creazione di spazi di riflessione, discussione e azione collettiva sull'invisibilità delle narrazioni femministe nel patrimonio culturale (materiale e immateriale) e sulle disuguaglianze nello spazio pubblico in 3 città dell'Europa meridionale - Modena, Porto e Barcellona - attraverso un processo di co-produzione transnazionale di interventi artistici site-specific. TransFemina si sviluppa nel biennio 2024-2025.

“Quanto spazio, fisico e simbolico, occupano le donne nelle città?” è la premessa su cui si basa il progetto. TransFemina è una collaborazione tra tre collettivi femminili e femministi di artiste, attiviste e ricercatrici: PELE – Associação Social e Cultural, di Porto, Portogallo; Collettivo Amigdala, di Modena, Italia; e Col-lectiu Punt 6, di Barcellona, Spagna.

TransFemina intende contribuire attivamente a promuovere la coesione e l’inclusione sociale coinvolgendo gruppi normalmente sottorappresentati (donne, soggettività non-binarie, altre identità e status) negli spazi di partecipazione e di decisione, in una prospettiva intersezionale che riunisce diversi collettivi, artiste, attiviste, ricercatrici, urbaniste e/o decisori politici. Oltre ad Amigdala, le partner di TransFemina sono: il collettivo artistico portoghese Pele e la cooperativa di urbaniste Col·lectiu Punt 6.

Il progetto consiste in un’azione artistica partecipativa negli spazi pubblici, coinvolgendo le comunità locali di ogni città nel processo di co-creazione di interventi artistici e soundwalk urbane. Il progetto approfondirà anche la ricerca sullo sviluppo urbano attraverso una lente femminista e intersezionale e diffonderà i suoi risultati attraverso kit di strumenti pratici. Inoltre, sono previsti scambi internazionali e workshop aperti a tutti i cittadini interessati. Le persone partecipanti coinvolte e il pubblico sperimenteranno un processo unico di riappropriazione e risignificazione collettiva dello spazio pubblico della città del quartiere in cui vivono, promuovendo il loro diritto alla città e contribuendo all’apertura della trasformazione tangibile e simbolica della città.

www.transfemina.org

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Per maggiori informazioni su TransFemina
puoi scrivere alle coordinatrici del progetto:
Federica Rocchi [email protected]
Silvia Tagliazucchi [email protected]

Il percorso di TransFemina a Modena

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MANIFESTO COMUNE

 

Paesaggi d’immaginazione – Visione, desideri e ambizioni

Amplificare le narrazioni nascoste: Desideriamo svelare, amplificare e celebrare le narrazioni e i corpi taciuti – privilegiando le donne di tutte le età, le identità queer, le persone migranti, le persone con disabilità, le persone razzializzate, … – negli spazi pubblici, promuovendo la visibilità delle narrazioni femministe. Vogliamo ascoltare le storie nascoste, non viste e le voci inascoltate delle città.

Coltivare spazi urbani diversificati: Immaginiamo una città in cui coesistano corpi e voci diverse, sfidando le nozioni convenzionali di decoro urbano per contribuire alla discussione pubblica e alla difesa delle politiche. Sosteniamo una pianificazione urbana femminista, appropriandoci dello spazio pubblico da una prospettiva femminista intersezionale e collaborando con organizzazioni sociali e artiste e artisti a livello locale e internazionale.

Partecipazione plurale, affettiva ed effettiva: Ci impegniamo a coinvolgere i gruppi sottorappresentati nei processi di riflessione, creazione e azione, rafforzando le comunità e il senso di appartenenza. Sosteniamo la priorità delle voci emarginate nella sfera pubblica e nei processi decisionali, sostenendo la loro attivazione e organizzazione per una partecipazione e un’azione politica efficaci.

Abbattere le frontiere: Vogliamo imparare da gruppi interdisciplinari e da esperienze transnazionali, rompendo le barriere fisiche e simboliche per inserire la pianificazione urbana femminista nell’agenda politica e mostrare contro-narrazioni attraverso interventi artistici.

 

Terreno comune – Valori, competenze e principi guida

Intersezionalità femminista: Riconosciamo la natura sistemica delle ingiustizie e delle disuguaglianze sociali, riconoscendo la rete complessa e strutturale delle questioni urgenti ed emergenti a livello locale, nazionale e internazionale. Ci impegniamo a perseguire senza sosta il cambiamento, sfidando le norme patriarcali e capitalistiche attraverso la disobbedienza creativa, esplorando modelli alternativi radicati nella decentralizzazione, nella giustizia climatica e nell’assistenza.

Transdisciplinarietà: Esploriamo e mettiamo in pratica strumenti e campi artistici diversi, tra cui le arti performative, il design urbano, le arti visive, la narrazione, il sound design e altri. Creiamo ponti tra settori come la cultura, i servizi sociali, la pianificazione urbana, l’istruzione, le politiche abitative e altri ancora, attingendo sia alla conoscenza tratta dall’esperienza quotidiana e sia a quella accademica per affrontare sfide complesse e strutturali. Apprezziamo l’impegno artistico e le pratiche radicate nell’ascolto e nella prossimità, riconoscendo gli atti di presenza e cura come gesti politici.

Multidimensionale: Ci concentriamo su scale diverse: dall’individuo alla collettività, dal locale all’internazionale. Crediamo che il corpo sia un elemento di un organismo sociale che rappresenta la comunità e che sfida il binomio sfera pubblica/privata. Valorizziamo le conoscenze situate, incarnate e spaziali per integrare una prospettiva femminista intersezionale negli spazi pubblici. Promuoviamo la condivisione di conoscenze e strumenti tra gruppi e territori per promuovere azioni politiche di sorellanza, da un ambito locale a uno internazionale.

Partecipazione comunitaria: Affrontiamo le complessità delle pratiche basate sulla comunità, navigando tra gli strati di tensione con intenzione. Intendiamo la partecipazione non solo come soggetto ma anche come metodo per la creazione collettiva e il processo decisionale, assicurando che le voci di tutte le parti interessate siano ascoltate e valorizzate. Attraverso un impegno collaborativo radicato nella partecipazione comunitaria, raccogliamo competenze collettive e voci diverse per proporre azioni di cambiamento trasformativo.

Rappresentatività e accessibilità: Diamo priorità ai gruppi sottorappresentati come partecipanti diretti, garantendo l’accessibilità sociale e fisica in tutte le attività e i momenti pubblici del progetto. Rimodelliamo gli ambienti di vita, ponendo il benessere delle persone in primo piano attraverso l’azione e l’impegno individuale e collettivo, cercando di ottenere una società più equa e inclusiva.

Potere collettivo e organizzazione: Immaginiamo un modello alternativo basato sul potere collettivo, sulla trasparenza e sull’orizzontalità che mette in discussione e decostruisce le gerarchie e le dinamiche di potere stabilite. Sosteniamo la pratica della co-creazione come strumento politico e l’arte come catalizzatore per la trasformazione individuale e collettiva, l’analisi critica e la co-creazione di futuri alternativi e di diversi immaginari sociali.

Finanziato dall’Unione europea.
I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia esclusivamente quelli dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea o di Europa Creativa. Né l’Unione Europea né l’autorità che concede il finanziamento possono essere ritenute responsabili.

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