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TO ECHO / FARE ECO, ed. 2021

di Amigdala, CivicWise Italia e Isabella Bordoni
Amigdala e CivicWise Italia insieme a Isabella Bordoni,
avviano nel 2021 un progetto triennale
pensato come
piattaforma per la produzione di opere artistiche
che nascono e si sviluppano a partire dall’eredità
dell’Archivio di Fonti Orali del Villaggio Artigiano di Modena Ovest. 

 

Il progetto invita ogni anno un artista o gruppo a lavorare attraverso una residenza attorno ai contenuti di AFOr per produrne un’opera artistica, accogliendo linguaggi e formati diversi e trasversali.
Il progetto si pone l’obiettivo di risignificare le storie e le biografie contenute in AFOr, in un processo che metta in tensione la storia ufficiale con le narrazioni minori, dunque la storia sia individuale sia collettiva, sociale e umana con la geografia di un luogo che è stato sottoposto nel corso di alcuni decenni, a trasformazioni radicali legate al mondo del lavoro e della produzione locale, nazionale e internazionale. 
Parallelamente, il processo curatoriale e artistico consentirà un ampliamento e una rilettura dei contenuti dell’archivio, non solo riattualizzandone e amplificandone il ruolo di testimonianza, ma anche interrogando criticamente i concetti di verità, documentabilità, trasmissibilità, eredità, accogliendone risonanze, echi e conseguenze. 

Il progetto intende costituirsi come una vera e propria piattaforma di ricerca, dove produzione artistica, prossimità territoriale, indagine, riflessione teorica si intrecceranno attraverso dispositivi diversi (incontri, tavole rotonde, momenti performativi, residenze, incontri con la comunità, installazioni, editoria, altro). 

La natura multidisciplinare di Afor, archivio che da sempre intreccia saperi che vanno dalla public history alla linguistica, dall’antropologia alla cultura open source, è la ricchezza e insieme la prospettiva sulla quale To Echo/Fare Eco si basa.

AFOr- Archivio delle Fonti Orali è un progetto collettivo open source di racconto della storia di un territorio attraverso la raccolta delle voci e delle memorie delle comunità, partendo da quella del Villaggio Artigiano di Modena Ovest in forma sperimentale, che nel 2021 si sta aprendo al resto della città. L’archivio digitale AFOr è un progetto iniziato nel 2018 che ogni anno si alimenta di nuove voci. A cura di: OvestLab (CivicWise Italia e Amigdala), Istituto Storico di Modena, ConoscereLinux. In collaborazione con: UNIMORE – Master di Public History, AISO – Ass. Italiana Storia Orale, Laboratorio del riuso “Tric e Trac” e officina di Comunità “T-Riparo”, MakeItModena – Net Garage; Istituto d’Arte A. Venturi.

 

 

Nel 2021 TO ECHO / FARE ECO dedica la prima residenza a Cinzia Pietribiasi e Pierluigi Tedeschi, che come Compagnia Pietribiasi/Tedeschi firma l’installazione-performance VILLAGGIOARTIGIANO#MEMORIEDELSUOLO.

TO ECHO / FARE ECO prende corpo, estensione, profondità e riabita MOP-Modena Ovest Pavillion, l’edificio in parte abitato e in parte dismesso di Viale Emilio Po che con un processo di ri-significazione concertato tra proprietà, abitanti e soggetti culturali coinvolti, prosegue la scommessa avviata due anni fa, di dare vita a un luogo dell’arte contemporanea nel cuore decentrato, multiculturale e a vocazione ibrida – abitativa e lavorativa – della città. Quel gesto di trasformazione acceso nel 2019 e rimasto vivo anche durante il lockdown del 2020, conserva oggi il suo doppio movimento che da una parte, assumeva alcuni desideri di una comunità abitante al fine di rimettere in vita uno spazio altrimenti chiuso e nascosto, e dall’altra vi faceva convergere formazione, processi e gesti artistici, per riguadagnare una propria presenza urbana attraverso un diverso modo di abitare.

Crediti

  • TO ECHO / FARE ECO, ed. 2021L’archivio di fonti orali del Villaggio artigiano di Modena Ovest in operadi Amigdala, CivicWise Italia e Isabella Bordoni

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AZIONI

Compagnia Pietribiasi/Tedeschi con VILLAGGIOARTIGIANO#MEMORIEDELSUOLO, esito della residenza situata nel Villaggio Artigiano Modena Ovest e di cui colloca gli esiti drammaturgici e installativi a MOP, riprende alcune modalità che le sono proprie, come il lavoro intorno alle fonti documentali e la riassunzione della memoria in chiave contemporanea. Nel riabitare con una propria riscrittura artistica gli spazi dell’edificio, VILLAGGIOARTIGIANO#MEMORIEDELSUOLO riaccende la relazione tra l’archivio e il tema dell’abitare, oltre che tra i dati e la loro interpretazione, tra le procedure estrattive e la generazione di senso, e ridisegna la relazione politica e affettiva tra spazio domestico-villaggio artigiano-città-costume-storia collettiva-memoria pubblica.  
L’appartamento al secondo piano del 168 di viale Emilio Po, viene interpretato come un organismo vivente: le sue stanze compongono la mappa polisemica e multifunzionale che accoglie e connette le dimensioni privata e pubblica, sia contestualizzando la vita dei singoli nella storia che qui si snoda dal secondo novecento, sia decontestualizzando quelle stesse vite dalla biografia conclusa e finita, per riposizionarle all’interno di un temporalità che ci riguarda. Attraverso i macro temi della casa, della socialità, dei preti operai – movimento che nel secondo dopoguerra congiunge una parte del mondo cattolico al mondo della fabbrica e alla militanza sindacale – e dei movimenti femminili – le diverse esperienze modenesi del neofemminismo dentro e fuori l’UDI, la stagione dei movimenti e dei collettivi delle donne – che proprio al Villaggio Artigiano Modena Ovest hanno avuto alcune delle loro esperienze portanti, Compagnia Pietribiasi/Tedeschi con VILLAGGIOARTIGIANO#MEMORIEDELSUOLO, riaccende le espressioni della testimonianza e fa della memoria materia viva.   La produzione è stata presentata all’interno di Periferico 2021 - Area Pubblica; all’interno del ciclo di presentazioni è stato inoltre curato un momento di incontro con Alessandro Portelli, tra i massimi esperti di storia orale.  
VILLAGGIOARTIGIANO#MEMORIEDELSUOLO Compagnia Pietribiasi/Tedeschi   presentazione performance Venerdì 5 / Sabato 6 / Domenica 7 novembre presso MOP / Modena Ovest Pavillion – Via Emilio Po, 186 – Modena   drammaturgia e trattamento dello spazio Cinzia Pietribiasi ambienti testuali Pierluigi Tedeschi immagini Giuseppe Boiardi ambienti sonori Alfredo De Vincentiis azioni Katia Capiluppi, Cinzia Pietribiasi, Pierluigi Tedeschi volti di Yara Bakkari, Rita Ronchetti, Beppe Manni si ringraziano Wafa Bakkari, Cesare Schiatti, Learco Menabue, Maurizio Borsari   realizzata nell’ambito di To Echo/Fare Eco – “AFOr - Archivio di fonti orali” del Villaggio artigiano di Modena Ovest in opera   Silvia Tagliazucchi, responsabile scientifica AFOr Federica Rocchi, direzione artistica Periferico Isabella Bordoni, curatela progetto artistico   una produzione Amigdala/Periferico Festival, CivicWise Italia e i partner del progetto AFOr con il sostegno di Fondazione di Modena – Mi metto all’opera; Regione Emilia-Romagna; Comune di Modena   Compagnia Pietribiasi/Tedeschi Nato nel 2012, il duo Pietribiasi/Tedeschi coniuga le nuove tecnologie alla narrazione di luoghi, persone, comunità e memorie storiche. Predilige un lavoro site-specific in luoghi non teatrali (case private, luoghi di lavoro e di aggregazione caduti in disuso, ambienti naturali, ecc.); un lavoro lungo, di relazione, di lenta (possibile) creazione di fiducia ed empatia; un’ipotesi di ricerca del Genius loci di luoghi dimessi e dismessi. Ne è un esempio il progetto long-term #MEMORIEDELSUOLO, che il duo porta avanti dal 2015, una risemantizzazione delle storie con la s minuscola. www.pt-project-it   
TO ECHO / FARE ECO incontra ALESSANDRO PORTELLI   sabato 6 novembre presso OvestLab con la partecipazione di Alessandro Portelli, Compagnia Pietribiasi/Tedeschi, Isabella Bordoni, Collettivo Amigdala, CivicWise Italia, AFOr, Istituto Storico per la Resistenza di Modena.
Alessandro Portelli Riconosciuto tra i principali teorici della storia orale italiana e internazionale, Alessandro Portelli ha attivamente nutrito la pratica documentaria e contribuito all’integrazione della storia pubblica e la cultura del nostro tempo. Nell'arco di alcuni decenni, con viaggi e incontri nelle diverse aree del mondo e nel cuore di alcuni snodi storici e culturali, Portelli ha prodotto una ricca e diversificata raccolta di materiali, documenti, interviste ai protagonisti della storia non ufficiale, testimoni diretti ma estranei alla narrazione egemonica. Dagli anni settanta ad oggi, i saggi di Portelli hanno contribuito a trasformare il metodo, gli obiettivi e le finalità stesse della storia orale, diventando riferimenti obbligati in ambito internazionale.  Professore ordinario di letteratura angloamericana all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, critico musicale, blogger, attività, in Portelli la storia orale si intreccia con la letteratura, la linguistica, l'antropologia, il costume, la musica, la cultura di massa, la politica. Ha fondato nel 1973 con Giovanna Marini il Circolo Gianni Bosio, di cui è attualmente presidente.
Altre azioni

INTERSPAZIO – progetto di ricerca collettiva tra pratiche, teorie e percorsi artistici

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