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INTERSPAZIO – progetto di ricerca collettiva tra pratiche, teorie e percorsi artistici

INTERSPAZIO

progetto di ricerca collettiva tra pratiche, teorie e percorsi artistici

INTERSPAZIO è una call pubblica aperta ad artiste e artisti multidisciplinari, con particolare attenzione ai linguaggi del performativo e del corpo, che desiderano intraprendere un percorso di ricerca collettiva condiviso con curatori delle organizzazioni promotrici, sul tema “pubblico” nella sua articolazione plastica e multifaccia. Pubblico è inteso nella sua vasta accezione, come spazio ma anche come statuto, come funzione politica e come un gruppo di persone che scavalca l’atto di fruire e si costituisce invece come aggregato temporaneo: una ridefinizione che interessa artiste e artisti e curatori e curatrici che si confrontano con la chiamata a trasformare propri metodi e pratiche per approdare a nuove forme di mediazione e relazione con il contesto presente e con quello invisibile o assente.

Il progetto si articola lungo il corso del 2024 nell’ambito delle programmazioni curate dalle cinque realtà promotrici della call: festival ORLANDO (Bergamo, maggio), LAVANDERIA A VAPORE (Collegno – Torino, maggio), IN\VISIBLE CITIES (Gorizia, settembre), INTERCETTAZIONI – Centro di Residenza Artistica della Lombardia / ZONA K (Milano, ottobre), PERIFERICO FESTIVAL (Modena, ottobre).


CHI SIAMO

INTERSPAZIO coinvolge le seguenti realtà e curatori/curatrici:

Mauro Danesi, Elisabetta Consonni e Emma Mainetti
Festival Orlando (BG)

Chiara Organtini, Carlotta Pedrazzoli e Anna Estdahl
Lavanderia a Vapore (Collegno, TO)

Alessandro Cattunar, Miriam Paschini e Gioele Peressini
In\Visible Cities – Contaminazioni digitali (Gorizia e Friuli Venezia Giulia)

Valentina Kastlunger e Valentina Picariello
IntercettAzioni / Zona K (MI)

Federica Rocchi e Serena Terranova
Collettivo Amigdala – Periferico Festival (MO)

La rete è composta da organizzazioni che operano attivamente nella ricerca, produzione e circuitazione nell’ambito delle arti performative e che da anni si mettono in relazione con lo spazio pubblico, promuovendo lo sviluppo di linguaggi artistici relazionali e pratiche partecipative, in una dinamica che amplia il concetto di “spazio pubblico” da elemento urbanistico e geografico a un più ampio ecosistema politico, sociale e culturale, nella sfera analogica e digitale.


PERCHÉ

Da anni le organizzazioni ingaggiate nel progetto, hanno sperimentato nello spazio pubblico in cerca di nuove narrazioni politiche e relazioni con persone e comunità.

A partire da queste sperimentazioni empiriche, abbiamo surfato con enormi trasformazioni nelle dinamiche relazionali e nelle narrazioni e sentiamo il bisogno di uno spazio tempo di riflessione in cui mappare e mettere a fuoco queste trasformazioni.

Cosa significa, oggi, “spazio pubblico” e in che modo le arti possono interrogarsi sulla disambiguazione di questo concetto? Se siamo infatti abituati ad associare l’idea di “spazio pubblico” alla città e alla sua morfologia urbana, esiste tuttavia uno “spazio pubblico” non geografico ma relazionale, un “luogo in comune” che talvolta le arti performative sono in grado di evocare – se non di costruire materialmente – tra le persone, istituendo forme di convivenza temporanee ed effimere ma anche innovative e sorprendenti.

Interspazio è quindi un percorso di ricerca che indagherà l’arte come spazio pubblico e i linguaggi artistici come luoghi in grado di generare una convergenza di moltitudini.

 

Essendo troppo spesso intrappolati in ritmi operativi frenetici e senza sosta, abbiamo voluto creare uno spazio di respiro in cui riflettere sul nostro agire, sospendere il giudizio e riprendere fiato imparando dallo scambio reciproco di visioni ed esperienze, aprendo una breccia di autoformazione su queste enormi trasformazioni che investono la realtà attuale e le nostre professioni.

 

Interspazio vuole essere un momento di sospensione al di fuori delle logiche produttive, uno spazio di ricerca in cui intrecciare pratiche, teorie e percorsi artistici e in cui mettere in gioco dinamiche di complicità, appartenenza, conflitto, affezione, partecipazione.

Interspazio metterà in dialogo traiettorie di ricerca che hanno come focus i processi trasformativi del sociale, operando una connessione tra politica e immaginazione in una forma di protesta non muscolare rispetto al sistema dominante.


CHE COSA È

Interspazio è un percorso pilota articolato come un atelier di ricerca nomade in 5 tappe, una ricetta che mette in atto un processo collaborativo testando e mescolando saperi e metodi dei partecipanti in modo orizzontale, ossigenando le visioni in un continuo scambio con contesti e territori ospitanti, cercando di ridefinire un vocabolario e nuove possibili pratiche di mediazione.

 


 

Interspazio propone per il 2024, un percorso di ricerca, formazione e sperimentazione artistica che si comporrà di due RESIDENZE COLLETTIVE (Lavanderia a Vapore e IntercettAzioni / Zona K) di tre ATELIER (Orlando, Periferico e In\Visible Cities) e destinate ad artist* che operano nei vari ambiti della creazione contemporanea e che coinvolgeranno anche gli operatori delle organizzazioni promotrici, dando vita ad un gruppo di lavoro trasversale.

Le RESIDENZE COLLETTIVE sono spazi di ricerca e sperimentazione della durata di 5 giorni, mentre gli ATELIER, ospitati nel contesto di festival, sono momenti più brevi durante i quali mettere in tensione le ricerche sviluppate nel corso delle RESIDENZE in pratiche condivise.

Il laboratorio si svilupperà attraverso metodi alternativi di apprendimento. le artiste e gli artisti partecipanti, assieme ai referenti delle realtà proponenti, costituiranno una comunità di apprendimento i cui i principali ingredienti siano lo scambio reciproco, la sperimentazione, il peer learning perché ognuno espanda la propria ricerca e pratica moltiplicandola nella relazione con gli altri. Il laboratorio metterà in campo diversi formati e modalità di lavoro: da discussioni collettive a sessioni di ricerca individuali o condivise, dallo scambio di pratiche all’ospitalità di esperte ed esperti di diversi ambiti e discipline.

Al gruppo dei partecipanti sarà chiesto di immaginare e guidare il proprio percorso di ricerca partecipando attivamente ai contenuti e ai formati che si sperimenteranno.

L’obiettivo del processo non è sviluppare un proprio lavoro ma condividere una domanda di ricerca comune a tutto il gruppo provando a rispondere insieme, mettendo a sistema pratiche e visioni di cui ognuno è portatore e che si svilupperanno nell’incontro.

Fuori dall’obbligo di produrre esiti, obiettivo della ricerca è maturare possibili modalità di mediazione utili al comparto artistico, dalle creazioni alle istituzioni: trovare potenziali approcci e strumenti per posizionarsi in un reale complesso e in continua trasformazione.


LA CALL

Per candidarsi è necessario compilare questo form entro e non oltre il 5 marzo 2024.

DESTINATARI

La call è indirizzata a individuare tre artiste e artisti interessati e interessate ad indagare il tema proposto e a contribuire al processo collettivo di ricerca partecipando all’intero percorso (tutte e cinque le tappe, per un totale di 19 giorni).

La call è rivolta a persone che portino esperienze, sguardi e prospettive complementari, con il desiderio di mettersi in gioco proponendo metodologie, approcci teorici e pratici. Artiste e artisti che pongano al centro dei propri percorsi di ricerca e creazione la riflessione sul corpo, sulla drammaturgia, sulla partecipazione nella sfera pubblica e digitale, sull’ibridazione tra linguaggi.

CONDIZIONI

Alle partecipanti e ai partecipanti sarà garantito un cachet di 3.500 euro (più iva ove applicabile) comprensivo di viaggio e vitto. L’alloggio è a carico degli organizzatori per tutte le giornate previste dal calendario di progetto. Il cachet sarà corrisposto dietro presentazione di fattura, che può essere emessa sia dagli artisti e dalle artiste coinvolte che da un’organizzazione di riferimento ma non da persona fisica.

DATE

La call è aperta dal 5 febbraio al 5 marzo 2024.

Entro il 18 marzo verranno comunicati nomi delle e dei partecipanti e verrà organizzato un momento online di conoscenza reciproca e allineamento sul progetto e sugli appuntamenti.

Le date del laboratorio nomade sono così organizzate:

11 e 12 maggio:
primo ATELIER al festival ORLANDO, Bergamo

13 – 17 maggio:
prima
RESIDENZA presso LAVANDERIA A VAPORE, Collegno (TO)

4 – 8 settembre:
secondo
ATELIER al festival IN\VISIBLE CITIES, Gorizia

16 – 22 settembre:
seconda
RESIDENZA presso INTERCETTAZIONI / ZONA K, Milano

10-20 ottobre:
terzo
ATELIER al festival PERIFERICO, Modena

INTERSPAZIO è una proposta di

 


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