rivista collettiva del Villaggio Artigiano Modena Ovest
Crediti
UN PROGETTO DICollettivo Amigdala
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Questa rivista è nata da una scommessa fatta da gente comune. Comune nel senso che non è un’operazione editoriale professionale, ma è pensata e costruita da una redazione partecipata e aperta di cittadini e persone che lavorano o vivono al Villaggio Artigiano, i quali, in modo del tutto volontario e un po’ per gioco, hanno iniziato a incontrarsi ogni due settimane davanti a un piatto di pasta e un bicchiere di vino per discutere insieme i contenuti e le tematiche attorno ai quali pensare una rivista. Oggi la redazione è composta da una decina di persone fisse, alle quali si aggiungono diversi collaboratori che con il loro punto di vista arricchiscono la discussione e connettono il Villaggio con l’esterno.
Queste persone hanno fatto insieme una scommessa, che è anche una sfida: togliere la polvere che parallelamente al suo declino economico si è posata sul Villaggio Artigiano e lo ha cancellato dalla mappa della città, per riportare alla luce le cose che anche se esistono ancora non si vedono più, fare sentire la loro voce e ricostruirci intorno nuovi immaginari.
Se da una parte quindi la rivista vuole aprire nuovi spazi immaginifici
(e i suoi detrattori la potrebbero definire un’operazione di fantascienza),
dall’altra l’aspirazione è innescare nel lettore riflessioni tangibili, in grado di costruire scenari reali per il futuro del Villaggio.
Per questo ogni numero è basato su una parola chiave attorno alla quale stabilire connessioni inesplorate tra dimensione fisica e fantascientifica, tra drammatica quotidianità, gloriosa memoria e speranza fantastica.
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