Il nuovo disco de La Metralli, “Ascendente”, si pone in continuità con il processo artistico maturato nei primi tre dischi, confermando la vocazione alla trasversalità del gruppo rispetto ai generi e musicali, con un forte interesse per le sperimentazioni sonore e un’attenzione alla qualità del suono, agli arrangiamenti, ai testi e alla voce.
Per questo album l’idea musicale è stata quella di realizzare un disco che suonasse come se fosse elettronico ma suonato con strumenti acustici. Sono stati utilizzati per lo più strumenti acustici o semi-acustici, nessun synth o campionamento, ma sono stati suonati ed arrangiati come fossero strumenti elettronici. Questo ha dato vita a un sound acustico/elettronico non convenzionale.
CONCEPT
“Ascendente” da il titolo al disco e rimanda all’idea di ascendere, risalire per tornare alla luce, soprattutto in questo tempo attuale che ricorda una lunga notte, buia. L’ascensione dunque è quella verso la luce, il giorno.
Sulla copertina vivono delle meduse dai tratti arcaici e robotici, abitando uno spazio che si alterna tra il diurno e il notturno.
La medusa perché è morbida, sinuosa, conturbante, sensuale ma allo stesso tempo velenosa, urticante. Il tema delle creature animali continua a tornare nell’immaginario de La Metralli, grazie anche all’artista visiva Sara Garagnani che ancora una volta ha concepito l’artwork del disco e con cui, attraverso una lunga collaborazione, hanno consolidato un dialogo immaginifico visivo e testuale importante.
Questo quarto album è stato realizzato con urgenza, in poche settimane. Per la prima volta non sono state fatte pre-produzioni, né post-produzioni. I brani sono stati suonati sempre e solo in sala prove, senza simulazioni al computer o elaborazioni pre-costruite. L’architettura si è chiarita in fase di registrazione.
“Ascendente” è in assoluto, per il tipo di processo e lavorazione, il disco più spontaneo de La Metralli.
TEMI/TESTI
Dall’uscita de Lanimante (2017) ad oggi abbiamo sentito un grande cambiamento del clima sociale e politico italiano e internazionale. Clima che ci ha turbati e inquietati a tal punto da sentire la necessità di prendere una posizione precisa e raccontarlo nei nostri testi. A tal punto da citare in una delle ante della copertina interna una frase di Pier Paolo Pasolini.
Le cose da dire erano tante.
Il disco si apre con il brano Il sindaco dedicato a Mimmo Lucano sulla vicenda di Riace.
Nero parla invece del ritorno di un’onda nera sempre più forte che ricorda quella del fascismo.
Manifesta è a tutti gli effetti un manifesto poetico-culturale. Il brano è dedicato anche al movimento femminista Non una di meno.
Brecce, Elegiaca e Quiete anche se meno espliciti sono in maniera diversa degli inni alla bellezza, alla capacità delle donne e degli uomini di trasformare le cose e lasciarsi trasformarsi da esse.
I brani più intimisti sono: Oceano madre, visionario e surreale e 01.52a.m dedicato alla figlia appena nata di uno dei componenti della band.
Portami qui è un brano strumentale, una sorta di viaggio che attraversa i paesaggi sonori dell’album e conduce l’ascoltatore verso un nuovo spazio sonoro, nello specifico verso la bonus track Son la Mondina, son la sfruttata, che chiude la scaletta.
La decima traccia dunque nasce dalla collaborazione con lo storico coro delle Mondine di Novi che a loro volta hanno realizzato un disco chiedendo a vari artisti, tra cui Paolo Fresu, Ginevra di Marco, e La Metralli di riarrangiare alcuni brani del loro repertorio. In questa traccia cantano anche Le Chemin des femmes, coro che Meike, cantante de La Metralli, dirige.
Il brano si distanzia molto dal resto del disco ma rimane fortemente in continuità con i temi degli abltri brani.
Musicalmente il brano popolare è stato riletto in chiave afrobeat e electro-soul.
La Metralli, collaborando da anni alle produzioni artistiche/performative di Amigdala, che si occupa di rigenerazione urbana, performing art e arte pubblica, produce questo nuovo album mettendosi in dialogo con temi, pratiche e luoghi che il Collettivo Amigdala di Modena, tocca e sviluppa nell’ambito delle arti performative e contemporanee.
Scritto, prodotto ed eseguito da
La Metralli:
Meike Clarelli, Davide Fasulo, Marcella Menozzi, Christian Pepe, Cesare Martinelli
In collaborazione con Sonda. Centro musica – Comune di Modena – Regione Emilia-Romagna
e
Amigdala
Registrato da Davide Cristiani, Bombanella
Soundscapes Studio, Pozza di Maranello (MO), Italy
Editing Davide Fasulo e Meike Clarelli
Mix Davide Cristiani
Mastering Andrea De Bernardi, Eleven Mastering
Artwork Sara Garagnani
Edizioni A Buzz Supreme
Promozione e ufficio stampa A Buzz Supreme
Management: [email protected]
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