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SE – Scuola di arte pubblica e attivismo civico

SE – Scuola di arte pubblica e attivismo civico

a cura di Collettivo Amigdala
con Simone Ferrarini / Collettivo FX
con la partecipazione delle comunità di OvestLab, Bottega Baleno, Fionda – rivista collettiva del Villaggio Artigiano, abitanti effettivi e affettivi del Villaggio Artigiano di Modena Ovest

L’edizione 2023 di Periferico Festival sancisce un momento importante della vita di OvestLab: nella sua costante trasformazione, dopo gli anni iniziali condivisi con Associazione Archivio Architetto Cesare Leonardi, il progetto si avvia infatti a ultimare la sua natura temporanea, con la volontà di consolidare e di rendere permanente la sua presenza come fabbrica civica all’interno del tessuto della città di Modena.
A sancire questo passaggio è il termine della convenzione con l’amministrazione locale di Modena e con il Consorzio Attività Produttive, soggetti senza i quali il presente di OvestLab non avrebbe radici.

La sera di venerdì 20 ottobre si intreccia con la programmazione culturale di SE – Scuola di arte pubblica e attivismo civico, progetto di rigenerazione urbana realizzato nel corso del 2022/23 e vincitore dell’avviso pubblico “Creative Living Lab – 4 edizione” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
La scuola di SE ha posto più volte OvestLab come oggetto di riflessione, interrogandosi sul senso di una fabbrica civica nel cuore della periferia ovest di Modena e sugli strumenti che ha messo in campo da quando è attiva: una rivista di quartiere, un coro femminista, una comunità artistica residente under12, un mercato settimanale oltre a festival, residenze, laboratori. Tante realtà e tanti abitanti effettivi ed affettivi di OvestLab e del Villaggio Artigiano hanno attraversato e reso questo luogo quello che è: uno spazio ibrido, con una precisa valenza pubblica, capace di creare comunità attraverso progetti culturali ed artistici volti alla valorizzazione del territorio e alla creazione di immaginari trasformativi futuri fuori e dentro le sue mura.

La serata ha inizio alle 17.00 con una prima fase di raccolta dei materiali e di condivisione delle idee per andare verso un’azione collettiva partecipata che punta alla composizione di una linea temporale dedicata alla vita di OvestLab dal 2017 a oggi, per raccogliere in maniera visionaria e unica i vari momenti che hanno segnato passaggi, incontri, cambiamenti, occasioni e aperture in maniera “memorabile”, ovvero che hanno lasciato un segno nella memoria e nel ricordo di ogni persona e comunità che vorrà dare il proprio contributo in questa sede. E per immaginarne insieme il futuro ancora da scrivere.
A supportarci in questo tardo-pomeriggio/sera sarà Simone Ferrarini, artista che qui chiamiamo come alleato per fabbricare insieme a noi e a tutte le persone convenute una mappa-macchina del tempo sul pavimento di OvestLab, uno spazio piano che sfonda la propria superficie materiale per farsi prospettiva e immaginazione.

«Dietro di noi, otto anni molto intensi, che hanno cambiato le nostre vite, che ci hanno fatti incontrare, che ci hanno insegnato moltissimo. Otto anni che hanno segnato l’esperienza del riuso temporaneo di una ex officina artigiana nel cuore del Villaggio Artigiano di Modena Ovest, che dal 2016 chiamiamo OvestLab. Alla fine del 2023 questa fase si chiude con la fine prevista della convenzione con il Comune di Modena che fino ad oggi ne ha reso possibile le attività. Davanti a noi, invece, si apre un vuoto, un po’ spaventoso e molto fecondo.
Come Collettivo Amigdala sappiamo che vorremmo restare qui e stiamo costruendo con molto impegno le possibilità per una nuova fase di un futuro OvestLab, ma ad oggi questa storia è ancora da scrivere, da inventare.
Quello che sentiamo è che ciò che sta dietro, così come ciò che ci aspetta, non è solo “nostro”. OvestLab è uno spazio che nel tempo si è fatto “casa” “laboratorio” “spazio di autodeterminazione” per tante persone, per comunità molto diverse, per bambine e bambini, per adolescenti, per artiste e artisti da diverse parti del mondo, per ricercatori e ricercatrici, per artigiani oggi in pensione, per abitanti del quartiere, per donne di varie provenienze, per creature non conformi e per molte favolose soggettività.
Cosa ha significato questo luogo per tutte queste persone in questi anni? Perché sentiamo il desiderio di essere qui, presenti?
Vorremmo oggi convocare tutte le persone che in questi anni hanno attraversato OvestLab per un esercizio che anticipa e prepara l’allerta del giorno seguente. Per costruire assieme a noi una storia condivisa di questo spazio e del suo agire, che non sarà solo una storia, ma un intreccio di prospettive divergenti e sensibilità palpitanti chiamate a far emergere ricordi, accadimenti, successi, fallimenti, parole, sentimenti, affetti, esperienze… in una sorta di allargamento verticale del tempo trascorso assieme».

Collettivo Amigdala

venerdì 20 ottobre
ore 17.00 azione collettiva partecipata

@ OvestLab, Via Nicolò Biondo, 86


ingresso gratuito


0+
luogo adatto a persone con ridotta capacità motoria