— Sergio Finzi
Festival Periferico 2017 – IX edizione
Alto Fragile Urgente
La nona edizione di Periferico si svolge dal 26 al 28 maggio e nasce per proseguire le riflessioni avviate da Amigdala lo scorso anno tra le officine in disuso e le imprese del Villaggio Artigiano di Modena Ovest.
I temi che fanno da sfondo alla drammaturgia di questa nuova edizione di Periferico nascono laddove finisce l’esperienza dello scorso anno, attraversata dall’urgenza di scavare a fondo nelle ferite del Villaggio Artigiano per cercarvi nuovi possibili prospettive. Restando fedeli alla natura di Periferico come progetto nomade anche nei formati, abbiamo scelto di affidare a questa area della città un secondo anno di festival, nella certezza di poter ancora ampliare gli orizzonti di lavoro su questo territorio.
Un tema si è posto quest’anno come urgente e necessario: possono gli artisti operare delle trasformazioni in luoghi che sembrano cementificati nel loro presente?
Nella difficoltà di trovare nuove parole per parlare di questo luogo, abbiamo chiamato due figure in soccorso, due figure antropologiche: il sogno e l’arte. Per indagare non tanto più la struttura concreta e materica del Villaggio Artigiano, come abbiamo fatto minuziosamente lo scorso anno, ma i nuclei di astrazione che compongono la sua cultura.
Al centro della drammaturgia che compone Alto Fragile Urgente vi è dunque una fiducia nelle possibilità di riattivazione dell’immaginazione umana, che trova nei segni prodotti dall’artista e nel sogno i suoi punti cardinali di orientamento. Non intendiamo il sogno come mito romantico, ma come un sistema d’azione, che, al pari del teatro, è in grado di tenere in sé i simboli residuali, le contraddizioni di cui si compone la complessità del reale.
Abbiamo convocato diversi artisti attorno a queste domande, per interrogarsi assieme a noi, chiedendo loro di produrre nuove domande sotto forma di azioni, di performance o di percorsi nel quartiere. Ne è nato un programma di opere che tengono insieme astrazione e matericità, corpi e assenze, narrazioni e visioni, intimità e spazi collettivi.
Il pubblico è chiamato ad attraversare fisicamente il Villaggio Artigiano per raggiungere officine dismesse, negozi, strade, ex tracciati ferroviari, luoghi della socialità, prati incolti, cortili, instaurando lungo il percorso dialoghi diretti con gli artisti ospiti.
Questa edizione di Periferico inaugura anche l’avvio di un nuovo polo culturale della città, curato e diretto da Amigdala e da Archivio Cesare Leonardi, che avrà sede nella ex officina #OvestLab grazie alla collaborazione con il Consorzio Attività Produttive.
Un momento per noi fondamentale, l’inizio di un progetto pilota sperimentale nel quale, ancora una volta, ci affidiamo alla fertilità degli incontri imprevisti e alla capacità dell’arte di inventare nuove forme di mondo, nuove forme possibili di circolazione di senso.
dalle 17 alle 22.30 FILIPPO TAPPI Con tendenza a perdere | da Ovestlab installazione dalle 17 alle 21 AMIGDALA La disobbedienza dell’acqua | ex officina Cavallini Radiatori
ore 18.00 FILIPPO ANDREATTA (Office for a Human Theatre) conversazione | LUOGO, partenza da OvestLab
ore 19.30 ISABELLA BORDONI Adiacenze | per le strade del quartiere | partenza da OvestLab performance itinerante
ore 21.30 COMPAGNIA ABBONDANZA BERTONI Le fumatrici di pecore | Ovestlab spettacolo
ore 22.30 Ceci n’est pas un dj set | OvestLab
ore 10.30 Inaugurazione progetto “Un Community Hub al Villaggio Artigiano” (a cura di Amigdala e Associazione Archivio Architetto Cesare Leonardi) con la partecipazione di CLAUDIO CALVARESI | OvestLab
dalle 10 alle 23 FILIPPO TAPPI Con tendenza a perdere | OvestLab installazione
dalle 17 alle 21 RADHARANI PERNARČIČ Skin-deep jag. The doors to deep skin – prima assoluta | Ovestlab performance
ore 16.00 LEONARDO DELOGU conversazione | cortili del quartiere, partenza da OvestLab
dalle 17 alle 21 AMIGDALA La disobbedienza dell’acqua | ex officina Cavallini Radiatori
ore 17.30 ORME | visite guidate nelle imprese e case del Villaggio Artigiano | partenza da OvestLab
ore 19.30 ISABELLA BORDONI conversazione | cortili del quartiere, partenza da OvestLab
ore 21.30 OFFICE FOR A HUMAN THEATRE JA site-specific version di squares do not (normally) appear in nature | Ex officina, via C. Della Chiesa, partenza da Ovestlab
ore 22.30 MUTA IMAGO Racconti Americani: Bartleby | OvestLab videoracconto
ore 23.00 Ceci n’est pas un dj set | OvestLab
ore 10.30 Visite Laboriose a cura di ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione nell’ambito del progetto “Un bel dì saremo”. Narra BEPPE MANNI legge SIMONE FRANCIA | cortile di Ovestlab
ore 12.00 Geo Esplorazione condotto da ANTONIO CANOVI (geostorico) fino al Laboratorio Tric e Trac e pranzo conviviale (a cura di Associazione TRame 2.0) | partenza da Ovestlab
dalle 17 alle 21 RADHARANI PERNARČIČ Skin-deep jag. The doors to deep skin | Ovestlab performance
dalle 17 alle 21 AMIGDALA La disobbedienza dell’acqua | ex officina Cavallini Radiatori
ore 15.00 CLAUDIA SORACE (Muta Imago) conversazione | cortili del quartiere, partenza da OvestLab
ore 16.30 CLAUDIA CATARZI 40.000 cmq | Ex officina, via C. Della Chiesa, partenza da Ovestlab spettacolo
ore 18.00 ENRICO GABRIELLI conversazione “Musica tradotta e tradita” | OvestLab
ore 19.45 ILARIA GRAZIANO E FRANCESCO FORNI concerto | partenza da Ovestlab
ore 21.30 MUTA IMAGO Racconti Americani: The river – prima assoluta | OvestLab videoracconto
ore 22.30 Ceci n’est pas un dj set | OvestLab
LJUD Streetwalker | Installazione per le strade del quartiere
FILIPPO TAPPI Non un manifesto | Installazione per le strade del quartiere e della città
CESARE LEONARDI Paesaggi Domestici (a cura di Archivio Architetto Cesare Leonardi) | Ovestlab
SILVIA TAGLIAZUCCHI, GIULIA FIORILLO, MARIA GRAZIA ARGENTIERI OvestMaP | mappatura partecipata del Villaggio Artigiano in collaborazione con CivicWise e Architetti di Strada
ANGELO FANTONI Casa/studio aperta | via Rinaldi, 81
FEDERICO LOMBARDO Identità artificiali | Bianco Creative Studio Design – via Emilio Po, 111